Il 4 novembre del 1969 i Genesis tennero il loro primo concerto, alla Brunel University di Londra, nel Middlesex. Una data storica, considerata la carriera futura di una delle più longeve e prolifiche band della stagione del progressive rock inglese. Esattamente 45 anni dopo, simbolicamente lo stesso giorno, esce il doppio album orchestrale (cd digipack e vinile gatefold, label IRMA Records) Play Me My Song (Gazzara Plays Genesis), che celebra lo storico gruppo con una serie di rivisitazioni arrangiate dal pianista e compositore Francesco Gazzara (GAZZARA, Hammond Express, The Piano Room).

È stato un pianoforte Bosendorfer Grand Coda ad avviare, circa 12 mesi prima, il progetto Gazzara Plays Genesis: 19 tracce della leggendaria band inglese scelte accuratamente dal periodo 1971-­1980. Come location della session pianistica è stata scelta la Sala Assunta (all’interno dello Stato Vaticano), dotata di gran reverbero naturale e sede di innumerevoli registrazioni storiche (Quartetto Cetra, Ennio Morricone…). Completati con cura tutti i tasselli di un’operazione impegnativa e ricca di dettagli: le (poche) partiture esistenti sono state riviste al setaccio, altre scritte di sana pianta. Gli ascolti di una vita hanno suggerito la chiave interpretativa ovvero il tentativo di non fare ancora una volta soltanto “i Genesis al pianoforte”, ma qualcosa di più profondo. Una sorta di colonna sonora di film immaginario dedicato ai ricordi collettivi di chi ha masticato tutta la musica della storica band, periodi pre e post Gabriel compresi.

 

Nei mesi seguenti le sovraincisioni di un trio di archi (Fabrizio Paoletti, violino, Giulia Nuti, viola, Giorgia Pancaldi, violoncello) e dei numerosi strumenti suonati dal fiatista Dario Cecchini (flauti, sassofoni, clarinetto basso) – oltre all’arsenale vintage di F. Gazzara ovvero organo Hammond, Mellotron e sintetizzatori – hanno portato a termine l’album “Play Me My Song“, il cui titolo ricorda un verso del classico The Musical Box. Arrangiamenti fedeli alla struttura degli originali ma senza eccessi di virtuosismo, velocità leggermente più aggressive rispetto a quelle conosciute – per dare un senso “live” al tutto, nella tradizione dei Genesis dal vivo -­ e soprattutto la messa in risalto di parti nascoste che a volte escono solo dagli ascolti in cuffia degli originali rimasterizzati, sono alcuni dei tanti dettagli assegnati di volta in volta a strumenti diversi.

Francesco Gazzara esegue dal vivo l’intera tracklist del progetto -­ in ordine strettamente cronologico – in un piano recital che è anche un profondo viaggio acustico tra atmosfere oniriche e cinematografiche, con un pizzico di campagna inglese nel mezzo. Ecco la tracklist: For Absent Friends / Seven Stones / The Musical Box / Horizons / Watcher Of The Skies / Time Table / Dancing With The Moonlit Knight / Firth Of Fifth / After The Ordeal / The Cinema Show / The Chamber Of 32 Doors / The Lamia / Mad Man Moon / A Trick Of The Tail / One For The Vine / Blood On The Rooftops / Duke’s Travels / Duke’s End.

Stream it here.

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