Siete pronti con le castagne sul fuoco del camino? Fatto l’albero di Natale? Partito il conto alla rovescia sul calendario dell’avvento? A loro posto tombola e mandarini? Certo è un Natale diverso, alla fine di un anno pandemico da dimenticare, ma proprio per questo è il caso festeggiare con il sound rigorosamente vintage di un organo Hammond del 1958, con il ritmo lounge-exotico e Stax soul di un trio acustico e con una manciata di classici natalizi arrangiati dagli Hammond Express.
We Wish You A Merry Christmas diventa così subito una irresistibile fast bossa sulle tracce di Cal Tdjader mentre il classicone Jingle Bells lancia il trenino latin/jazz con un timbro di organo alla Jackie Davies. La sorpresa arriva presto con le rivisitazioni Memphis soul di altri inni natalizi: White Christmas e Santa Claus Is Coming To Town con il loro incedere groovy rinnovano la tradizione dei dischi natalizi di Hammond anni ’60 a partire da Booker T. & The MG’s.
Non c’è Natale senza swing ed ecco che arrivano altri classici da ballroom come Winter Wonderland e Let It Snow, qui arrangiati da Hammond Express con gusto lounge, glockenspiel e sleigh bells comprese! Mentre l’immancabile Rudolph The Red-Nosed Reindeer ribadisce le atmosfere del Bossa Christmas, nel nuovo album di Hammond Express ci sono anche altre cover non strettamente legate al Natale ma arrangiate nello stile dei classici della festività: Moonlight Serenade di Glenn Miller impenna il tasso ritmico dell’album con un arrangiamento inedito di partido alto brasiliano, Moon River di Henry Mancini (da Colazione da Tiffany) è un jazz waltz di altri tempi con organo trio e vibrafono, Satin Doll (Duke Ellington) è uno swing dal sapore cool – tributo ai grandi dell’Hammond come Jimmy McGriff, Jack McDuff, Jimmy Smith, Johnny “Hammond” Smith – con ospite al flauto Dario Cecchini (Funk Off, Italian Secret Service).
We Wish You A Bossa Christmas (IRMA Records) è il quarto album di Hammond Express – progetto del tastierista romano Francesco Gazzara in compagnia di Sir Blofeld al basso e Mirtao alla batteria e percussioni – dopo Vertigo Bossa (2018), Another Stepping Soul (2011) e Rendez-Vous (2003).