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Bonbon City vuole essere il primo riassunto di un percorso di lavoro musicale durato due anni, di scrittura e ricerca, del quartetto Jazzincase. Il titolo dal brano pilota dell’album Bon Bon prende spunto da una famosa frase di Schopenhauer, che ci ricorda come quella che può sembrare una giornata come tante, è invece da osservare come la bellezza di un bel racconto scritto per ognuno di noi. L’incedere di ogni singolo secondo raccontato come allegoriche caramelle.

Jazzincase ha più significati: «il jazz in valigia» o «casualmente il jazz», come a dire che tutto torna e passa attraverso le varie sfaccettature di un genere così versatile: swing, bossa nova, house e pop. Dieci brani, di cui otto inediti, realizzati in quattro lingue, per portare gli ascoltatori in mondi completamente diversi: lo spirito brillante e spiritoso dell’interpretazione in lingua francese; il fascino del mondo brasiliano; la zampata cantautoriale per l’italiano e infine l’inglese per due brani editi scelti dal panorama internazionale e riarrangiati con una chiave di lettura tutta Jazzincase. Un incontro di quattro musicisti professionisti dedicato al linguaggio che più li accomuna: lo smooth jazz. Dopo una vita di musica in viaggio per tournèe internazionali e nazionali, dopo l’aver scritto inediti per numerosi artisti italiani e non, esperienze in bigband e ancora sigle per la televisione ed il cinema, si ritrovano nel desiderio di fondere le proprie energie in questo nuovo progetto.

I Jazzincase sono: KikiOrsi alla voce, Danilo Riccardi al piano e alle tastiere, Luca Tomassoni al basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria. Collaborano alla realizzazione di questo primo progetto una crew di amici di grande rilievo tra musicisti ed arrangiatori: Carlo Maria Micheli al sax di Bon Bon, Ils M’Appellent e Mi chiamano; Cesare Vincenti alla tromba di Oh Charly! e Je Te Vouvoie; Giovanni Sannipoli al flauto e Mauro Businelli al violoncello di Non Dimenticare arrangiata e suonata al piano da Gianni di Crescenzo. E ancora: Luca Scorziello alle percussioni di Lapis-lazuli, Bon Bon, Je Te Vouvoie; Fabrizio Foggia al piano rhodes.  Infine, l’arrangiamento di “Je te vouvoie” si deve a Nerio Papik Poggi e si ringrazia il dj Belladonna per un remix di Bon Bon tutto da ballare.

Insomma, agli abitanti di eccezione a Bonbon City e a chi vuole passeggiare tra le strade della musica dei Jazzincase: benvenuti!

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