Joy_Cut_Pieces_Of_Us_Where_Left_On_The_GroundIl Progetto prende forma nel 2001. La congiunzione concettuale di Joey – traccia di Time of No Reply di Nick Drake – e Cut – dal lavoro di Roger Waters, The Final Cut – per assonanza metrica diventa JoyCut. Sensibile volontà di dare un Taglio di Gioia all’Esistenza. La matrice sonora affonda le radici nella scena Wave Rock d’oltre manica. Tra la registrazione dell’album a Londra, il successivo compatto tour europeo, dall’approdo prodigioso di frontiera Canadese del Canadian Music Fest, passando per il BalconyTV Show di Dublino, Il CO2 di Copenhagen, fino all’I-Day con Arcade Fire, il progetto assume finalmente l’identità e la caratura internazionale da sempre ri-cercata ed inseguita. Oggi JoyCut – nel panorama globale – gode dell’ufficiale investitura di Jason Howes, produttore di Ghost Trees Where To Disappear, già Bloc Party, Arctic Monkeys, Lily Allen, Art Brut, Hot Chip; mantenendo sempre fede all’impegno ecologico. Non a caso la registrazione del nuovo lavoro ha avuto luogo nel borgo londinese di Hackney. Fulcro nascente e di fermento del consapevole The Premises, primo studio di registrazione europeo interamente alimentato da energia solare. L’impegno per la valorizzazione della coscienza ambientalista ha permesso ai JoyCut di realizzare un festival di maniera. Dedicato all’etica dell’ecologia, toccandone spesso i temi profondi. Attraverso l’emissione pulita di contenuti adeguati e coinvolgenti, la giornata, che cade non a caso il 9 Luglio, si ripropone di ospitare le arti e l’attitudine alla condivisione. A tutto tondo: dalla fotografia al mercato della terra, passando dalla promozione di bici-generatori, fino al sostegno dei presidi slow food, marchi a Km Zero e letteratura di genere. Ospitato nella suggestiva area botanica della città di Bologna, sostenuto dal celeberrimo BOtanique, il consolidato tentativo visionario, virtuoso, multiculturale, del NU-Clear Sound prosegue il senso identificativo del già originario Manifesto firmato da Einstein & Russell a favore del disarmo nucleare. Sulla scorta del valore poetico di quel gesto storico, i JoyCut consapevoli di tal forte senso d’appartenenza, si aprono all’esperienza. Al relativismo culturale. Alla ricerca. Dei Nuovi suoni puliti. Buona parte del 2012 e tutto il 2013 sono stati squarci di tempo e spazio utilizzati dalla band per compiere il nuovissimo lavoro “PiecesOfUsWereLeftOnTheGround” in uscita per IRMA records a settembre 2013.

BIO
[clear /]

Electronica Indie Rock

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *