Giovanna in India” è il primo album di Stefano Bittelli, cantautore  bolognese “esordiente” alla bella età di 49 anni. Dopo una vita passata dietro le quinte della grande musica italiana come autore, compositore, musicista, Stefano realizza oggi un progetto covato da tempo: un album all’insegna della canzone d’autore, pensato e cantato in prima persona, con sette composizioni originali e tre cover di alcuni tra gli Artisti italiani più amati: Gaber, Jannacci e Guccini.

Bittelli ha comunque voluto fare le cose per bene, nell’album infatti suonano buona parte della band di Vasco Rossi come: Frank Nemola, Maurizio Solieri, Stef Burns, Andrea “Cucchia Innesto”, Claudio “ Gallo “ Golinelli, e poi ancora  Ricky Portera, Jimmy Villotti, i 4 Skiantos  (Fabio “Dandy Bestia” Testoni, Luca Testoni, Max Magnani, Gianluca Schiavon), nonche’ Mimmo Camporeale (Steve Rogers Band), Teo Ciavarella e il fratello Marco Bittelli, anch’egli musicista.

L’album è interamente suonato live a dispetto del Produttore Artistico, quel Frank Nemola che ha costruito la sua carriera con le sue qualita’ di programmatore ma che ha cosi’ voluto tracciare una strada nuova nell’uso dell’elettronica in studio di registrazione. La presenza di cosi’ tanti musicisti  importanti, anche se dal background apparentemente diverso, esprime al meglio il desiderio di Bittelli di arrivare ad una identita’ stilistica e musicale ben precisa.

“Giovanna in India” è quasi un concept album in cui la nostalgia diventa vintage in quei brani dove le sonorità “British” degli arrangiamenti si fanno prevalenti, mentre in altri Bittelli si concede un confronto maturo ma non serioso con la storia della canzone d’autore.

L’importanza del non prendersi mai troppo sul serio, lo scherzo degli amici trentennali, ai quali devi controbattere con la battuta sempre pronta per non risultare poi perdente, in quel perenne gioco della presa per i fondelli, anche questo è “Giovanna in India” nelle intenzioni dell’autore e nel feeling con i musicisti/amici che ha pervaso tutte le registrazioni, realizzate in buona parte alla Fonoprint di Bologna con Maurizio Biancani, ma anche tra una cena a casa dell’uno e una bevuta a casa dell’altro, cosi’,  anche solo per ritrovarsi, parlando magari di questa misteriosa Giovanna, che forse tutti abbiamo avuto nel nostro immaginario e che finalmente riappare dopo tanto tempo che  “a quarant’anni sa ancora godere… e poi in fondo ha ancora un bel sedere… che è davvero un bel vedere, un bel vedere, un bel vedere…” .

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Pop Songwriter

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