Una manciata di battute musicali, appena un centinaio di secondi dopo l’inizio del nuovo album ed ecco che l’incanto della formula contemporary progressive del progetto THE PIANO ROOM trasporta mente e orecchie in territori lontani. Un jazz waltz guidato dal contrabbasso si trasforma presto in arpeggi pianistici di stampo classico – ricordate il Rick Wakeman di “Six wives of Henry the VIII” ? – mentre l’energico rock drumming alza i toni drammatici già incandescenti grazie al timbro possente e arcaico del Mellotron. Ma non si tratta di un dialogo sterile tra musicisti fanatici del progressive rock: tutti gli accordi e gli incastri ritmici di “Breath Feel” sono al servizio della melodia. Ecco perché, ad esempio, nella title track il putiferio instrumental rock alla The Who è solo un intervallo tra intro e outro cantati da soprano e tenore lirici. O ancora perchè nella parte centrale di “Haendel With Care” un carillon in stile Ennio Morricone precede di poco una cavalcata jazz rock che sembra uscire da un’improvvisazione primi anni ’70 del Banco Del Mutuo Soccorso. Come già successo nel precedente “Early Morning”, anche il sound di “Breath Feel” combina gli arpeggi pastorali di chitarre acustiche e 12 corde con fraseggi swing di contrabbasso, piano e batteria, stavolta esaltati anche da un brano interamente dedicato al compositore Dave Grusin. Ben collaudato anche dal vivo, THE PIANO ROOM è un trio formato da Francesco Gazzara (piano, mellotron, organo, moog, chitarre), Luca Fogagnolo (contrabbasso) e Giuliano Ferrari (batteria). Nella title track del disco – e nella bonus “Little Girl” – sono intervenuti, per la prima volta nei tre album fin qui realizzati dai TPR, due ospiti vocali d’eccezione: la soprano inglese Saffron Jones e il tenore italiano Gianluca Paganelli.
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